Ho aggiornato il contenuto della pagina il 9 Ottobre 2024
Centottanta gradini conducono a Villa Magia a Positano. Nascosta e appartata, lungo la scala di San Giovanni, domina dall’alto il paese. È una dimora antica, spalancata al sole e alla luce. Con una terrazza che è una poesia.
L’architettura conserva le forme, gli archi, i colori, le linee morbide del XVIII secolo, ma su una preesistente torre di avvistamento a guardia della costa. La vista è di quelle che dilatano sguardo e cuore. Gli occhi si posano sulle case colorate che digradano sino al mare, sulla cupola maiolicata della chiesa di Santa Maria Assunta, sul dedalo di vicoli e ripide scalinate che conducono alle spiagge: da un lato ecco Spiaggia grande, dall’altro la baia del Fornillo e la Torre di Clavel. Sulla linea dell’orizzonte c’è il piccolo arcipelago de Li Galli.
Dal 2015 Villa Magia è un piccolo hotel di lusso guidato da Luca Vespoli, giovane imprenditore di una famiglia storica di albergatori positanesi. <<Villa Magia è la casa in cui sono cresciuto, dove mi sono sposato e qui conservo i ricordi più belli. I miei genitori acquistarono la proprietà nel 1992 e per oltre vent’anni è stata la casa della nostra famiglia>>, racconta Luca. <<Il nome Magia nasce dai nomi dei miei genitori, Marilù e Giancarlo>>. L’atmosfera e l’accoglienza hanno il calore di casa.
È un saliscendi di scale, giardini pensili e pergolati. Si svela poco a poco, tra scorci e vedute che incantano. Una scala conduce alla piscina, un’altra all’area benessere dove ci sono sauna, bagno turco, palestra e sala massaggi. E ancora una scala porta ad un giardino nascosto dove c’è un percorso Kneipp nel verde di rampicanti ed arbusti.
La terrazza storica è pura magia. In primavera il grande glicine, un esemplare che ha almeno duecento anni, regala una splendida fioritura. Su questa terrazza è servita la prima colazione al mattino, solo a la cart, nessun buffet; al tramonto la scena cambia, si prepara il table set per la cena. Il ristorante si chiama Luna at Villa Magia ed è guidato dallo chef Enzo Licciardi: cucina mediterranea, campana, rigorosamente di territorio, in veste contemporanea. Pescato locale, agrumi e verdure dell’orto, pasta fatta in casa ed erbe aromatiche e frutti dai giardini della villa. Si cena perdendosi in un cielo color indaco, luci basse, lanterne e una piccola luna sul tavolo.
La camera padronale, quella un tempo vissuta da Marilù e Giancarlo, è oggi la suite più bella di Villa Magia, la King suite, per vista e atmosfera: è al primo piano della villa, con terrazza mozzafiato, maioliche antiche, camino in un angolo della stanza, letto in ferro battuto, un bagno salotto con cabinet circolare, pezzi iconici di design come la grande lampada Arco di Achille Castiglioni.
Villa Magia ha 12 camere, cinque sono nella dimora storica, le altre sono sparse in edifici satellite che compongono una sorta di hotel diffuso. Sono tutte diverse per arredi, soluzioni e colori. Alcune più moderne. C’è una grande suite con piscina privata e panoramica, c’è la Family suite nel corpo storico, in parte ricavata nella roccia, con romantico balcone a doppio arco e vista da cartolina. E c’è, a valle dei 180 gradini, la dependance: un vero appartamento indipendente con due camere doppie, due bagni, living e cucina (dove arriva lo chef al mattino per preparare la prima colazione), per quattro persone con terrazza panoramica e pavimenti nelle caratteristiche maioliche locali. Anche svegliarsi qui è un sogno.
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