Ho aggiornato il contenuto della pagina il 11 Ottobre 2024
L’ex Ospedale militare di Napoli rinasce a nuova vita. Si chiamerà La Santissima – Community hub e sarà un grande contenitore creativo e partecipativo per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva del quartiere.
Dismesso e abbandonato da oltre trent’anni e di proprietà del Demanio, è uno degli spazi più interessanti della città per storia, fascino e dimensioni: negli elenchi catastali viene indicato come Complesso della SS Trinità delle Monache ed è il convento sorto nei primi anni del Seicento, per volere della nobildonna Vittoria de Silvia, intorno alla omonima Chiesa del 1536. Un’area immensa che si estende su una superficie di 25mila mq di cui novemila coperti, il resto sono cortili e giardini con essenze secolari, come il boschetto di tigli.
Dal 1808 al 1992 fu usato a scopi militari, poi chiuso e abbandonato per decenni. Un gigante dormiente. Che inizia a risvegliarsi nel 2017 quando il monumentale cortile con parte dei giardini – preziosa risorsa in un’area densamente costruita e abitata – viene riaperto al pubblico come Parco dei Quartieri Spagnoli. Negli anni successivi è la creatività dirompente del collettivo del Pessoa Luna Park a far conoscere a tanti napoletani questi luoghi nascosti e dimenticati, che da troppi anni attendono un progetto di recupero e valorizzazione.
Il potenziale è enorme, siamo nel cuore della Napoli storica, tra lo scalone di Montesanto e i Quartieri Spagnoli, ai piedi della collina di San Martino. Vi si accede facilmente dal Corso Vittorio Emanuele, proprio all’altezza della storica pedamentina che conduce alla Certosa e al Castel Sant’Elmo.
Il progetto La Santissima – Community Hub è un’opera di rigenerazione urbana temporanea, di 48 mesi, prorogabile per altri dodici. Ad aggiudicarsi il bando pubblico indetto dall’Agenzia del Demanio è stata la società Urban Value, gruppo Ninetynine, leader nella rigenerazione e valorizzazione di grandi immobili in disuso. La formula è quella del temporary use (utilizzo temporaneo nel periodo transitorio che precede la riqualificazione definitiva) voluto dal Comune di Napoli e già sperimentato con successo a Palazzo Fondi dalla stessa Urban Value nel 2018.
I lavori di recupero e riconversione sono iniziati e interessano il colossale edificio storico, il porticato con le 28 arcate, i giardini e il belvedere. Su due piani per una superficie di oltre 7.500 mq ci saranno un bar, bistrot, sale espositive, spazi di produzione artistica e co working. Sarà un nuovo polo a vocazione creativa e culturale, un luogo di interazione e sperimentazione, uno spazio ibrido, sia di lavoro per organizzazioni stanziali che contenitore interdisciplinare per eventi temporanei. L’apertura è fissata tra fine novembre e i primi di dicembre.
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