Ho aggiornato il contenuto della pagina il 19 Luglio 2019
È un’escursione molto bella, da fare tra aprile e maggio, quando si sciolgono le nevi e il lago è pieno d’acqua. Il sentiero è il segnavia K4, si imbocca a poche centinaia di metri dal centro abitato di Barrea (al km 67 della SS 83 che da Barrea porta ad Alfedena). Il percorso attraversa la fitta faggeta della Valle dell’Inferno in costante salita. In un’ora circa si arriva al Valico del Buon Passo, lungo il cammino fate caso alla piccola Madonna delle Grazie, detta del buon passo: è in una nicchia di pietra e ve la trovate alla vostra sinistra salendo. Quanto mi piacciono questi tabernacoli a protezione dei viandanti: ricordano che il camminare, anche il più laico, ha sempre qualcosa di sacro.
Il punto più alto del percorso è 1656 mt, poi si scende nella conca in cui è incastonato il Lago Vivo. Siamo a poco più di 1500 metri. Davanti agli occhi si apre un anfiteatro naturale meraviglioso con le cime dell’Altare e del Petroso che è la vetta più alta del Parco Nazionale d’Abruzzo ( 2249 m). E’ uno spettacolo: le cime innevate si riflettono sulla superficie liquida del lago, c’è ancora un po’ di neve, ma i prati sono una tavolozza di verde e viola per i tanti fiori di croco napoletano. Ci fermiamo qui per la nostra sosta: coperta e panino, Micaela ed io ci godiamo il paesaggio.
Il percorso continua ad anello passando per la Sorgente degli uccelli ai margini del lago: riempite la borraccia perché è un’acqua fresca di montagna. Poi si va giù nella faggeta dove sopravvivono alcuni esemplari centenari. In tutto sono circa sei ore di cammino e 13km. Il dislivello totale è di 460 metri. Difficoltà: facile.
Io l’ho fatta il 22 aprile 2018 con Micaela. Ci ha guidato Umberto di Wild Life Adventures che trovate nella piazza principale di Pescasseroli.
In autunno, il lago è quasi asciutto, sulle rive arrivano però i cervi che si affrontano nella stagione degli amori. Il loro bramito si può ascoltare nel fitto della faggeta che in questa stagione è una festa di rossi e di aranci meravigliosi.
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