Ho aggiornato il contenuto della pagina il 21 Giugno 2024

Borgo la Pietraia guarda la piana di Paestum dall’alto, è ai piedi del crinale roccioso del monte Calpazio, a pochi minuti dal centro antico di Capaccio.
È un borgo di pietra disegnato nel 2007 da Nicola Pagliara, su richiesta di Giovanni Scariati, costruttore locale, che voleva un piccolo albergo lontano dalla costa affollata e chiassosa. Oggi le figlie, Arianna e Raffaella, accolgono gli ospiti in questo posto immerso nel verde e nel silenzio, tra la montagna e il mare della Magna Grecia.
Dodici camere, terrazze e patii rivolti verso il mare, un ristorante di cucina cilentana contemporanea, una piscina e il bosco alle spalle.

La forma è quella del borgo, cinto da muri a secco, con volumi sparsi nel verde, tra alberi di ulivo, fichi, erbe aromatiche. Pietra arenaria e guizzi di colore che appaiono insoliti, ma poi Arianna ti racconta che il celebre Pagliara ha voluto riproporre qui i colori originari dei templi di Paestum: il rosso, l’azzurro, il verde e il giallo. Tinte vivaci, pochi interventi ben studiati che interrompono la severità della pietra: ora una porta, ora il profilo di una finestra, di un infisso, una porzione di muro.
Questo uso del colore è senza alcun dubbio il segno distintivo di Borgo la Pietraia, la firma di Pagliara che ha così voluto unire il passato millenario del luogo con il presente.
Genius loci e architettura contemporanea. “Ho scelto la pietra locale, quell’arenaria scistosa e difficile a movimentarsi. E a un materiale così scontroso si poteva contrapporre solo il ferro e il legno e quest’ultimo dipinto a colori vivaci”.

La sensazione è quella di una bella casa di campagna mediterranea. Le camere sono ampie e luminose, pavimenti in cotto, arredi moderni, ciascuna ha il suo patio come naturale estensione dello spazio interno. Quattro camere deluxe, sette junior suite e una suite in un blocco indipendente con un lungo patio e una vista che riposa la testa e il corpo. Lo sguardo va da Punta Tresino alla Costiera Amalfitana. Si dorme in un silenzio intatto.

Al tramonto si sale in terrazza per l’aperitivo e per godersi la vista della piana di Paestum nell’ora più bella. Qualcuno riesce a scorgere persino i templi.
La proposta food e wine del borgo è curata da Mario Stellato, chef di esperienza e scout di piccole cantine di eccellenza. È il marito di Arianna ed è tornato qui per creare il suo progetto di cucina e il suo Ristorante Pietre che è aperto anche al pubblico esterno. Una manciata di tavoli, tra dentro e fuori. Cucina gastronomica, contemporanea, ma con radici ben salde nel territorio. Mario, classe 1990, si è formato con lo chef Paolo Barrale. Ha passione, competenza e rigore. Bello sedersi qui e godersi il tempo lento delle cose buone.


Borgo La Pietraia, strada provinciale 13. Capaccio-Paestum (Salerno). Tel.  +39 0828 1991999