Ho aggiornato il contenuto della pagina il 19 Ottobre 2024
Antico monastero del ‘600, casino di campagna e oggi dimora di fascino con 12 camere e il primo Parco bioenergetico della Campania.
Di monaci eremiti e di viandanti, di bachi da seta e nobiluomini, quante storie narra Astapiana Villa Giusso. Una meraviglia nascosta tra i casali di Vico Equense, tenacemente custodita e conservata dalla stessa famiglia da oltre due secoli. Prima eremo dei camaldolesi, poi casino di campagna del duca Luigi Giusso, oggi destinazione per chi sa apprezzare il respiro della storia e della natura, i panorami immensi e i silenzi.
La posizione è da incanto, a 400 metri di quota, tra terrazzamenti coltivati a ulivo e vite. I monaci, si sa, sceglievano sempre i posti migliori. Sulla cartina la località è Arola, storico crocevia tra le due coste, la Sorrentina e l’Amalfitana. Di qui dovevano passare i viandanti e le carovane di un tempo, valicavano la cresta a piedi o a cavallo e la foresteria dei monaci era punto di sosta e ristoro.
Tutto nasce nel 1604 con il monastero: dodici celle per i monaci, la foresteria grande, la cantina, il frantoio, i magazzini per il grano. Poi con i Bonaparte arrivò la soppressione degli ordini religiosi e il convento nel 1821 fu acquistato dal duca Luigi Giusso che, tra le tante imprese, provò anche ad allevare bachi da seta. Oggi le discendenti, le sorelle Giulia ed Erminia Elefante e le loro figlie Giovanna e Micaela, sesta generazione, curano la tenuta Astapiana. Che è azienda agricola, dimora d’epoca e agriturismo di fascino: 12 camere sparse, alcune ricavate dalle celle dei monaci, altre nella Foresteria storica, le ultime nate dalla ristrutturazione della foresteria dei viandanti. Tutte arredate con mobili d’epoca, letti in ferro, oggetti di famiglia e pavimenti di antiche riggiole.
L’edificio del Seicento ha conservato la bella architettura dell’epoca, la piccola cappella ancora consacrata, la grande cantina con le botti storiche e i saloni del primo piano dove c’è la spettacolare cucina maiolicata, con il forno a legna, il pentolame in rame e il pozzo. Qui viene servita la prima colazione e la cena preparata dalle cuoche di casa. Al terzo piano c’è il Museo della famiglia Giusso dedicato alla “Villeggiatura” di un tempo.
Tutt’intorno undici ettari di bosco e terrazzamenti coltivati con ancora i muretti a secco di secoli fa, i pergolati e l’iconico colonnato che era la passeggiata dei monaci con vista su Montechiaro e il golfo. È un luogo contemplativo, si cammina lungo i sentieri che un tempo percorrevano i monaci con vedute che riposano lo sguardo.
Il bioricercatore Marco Nieri ha studiato per oltre un anno gli alberi di Astapiana e i loro campi bio-elettromagnetici che, secondo recenti studi, hanno un’altissima affinità biologica e una particolare risonanza con gli organi del corpo umano. Ha censito oltre 40 alberi e tracciato un percorso marcando i punti e le aree energetiche favorevoli dove ci si può sedere su una panchina, una seduta naturale in pietra o una panca di legno. Dal boschetto di lecci agli ulivi, passando per i maestosi pini e altre essenze. È nato così ad Astapiana il primo Parco Bioenergetico della Campania: un percorso naturale (con tanto di piantina da seguire) per rigenerarsi e allentare le tensioni, abbracciando un pino, o ritrovarsi accoccolati sotto un maestoso tiglio.
Info e curiosità:
Astapiana è aperta da primavera a metà autunno (primi giorni di novembre). Le camere, tutte con bagno privato, hannno un costo che oscilla dai 120 ai 200 euro prima colazione inclusa. Ci sono una piscina, un percorso fitness nella natura, giochi per i bambini e la mucca Margherita. Si può anche solo visitare l’azienda e prenotare una delle tante esperienze giornaliere come la degustazione dell’olio extravergine e di altri prodotti tipici del territorio, in primis il Provolone del monaco che pare sia nato proprio qui con i Camaldolesi.
Sulla terrazza con il pergolato, Paolo Sorrentino ha girato la scena memorabile del pranzo in campagna con la Signora Gentile nel film È stata la mano di Dio.
Astapiana Villa Giusso | via Camaldoli, 51 Arola – Vico Equense (Napoli)| Tel. 081 802 4847
Lascia un commento