Ho aggiornato il contenuto della pagina il 10 Ottobre 2024
Nel Chiostro di Santa Caterina a Formiello torna InterAction Napoli, la mostra biennale d’arte contemporanea internazionale prodotta dalla Fondazione Made in Cloister e curata da Demetrio Paparoni.
Gli artisti coinvolti sono trenta e provengono da più parti del mondo: con linguaggi diversi indagano L’Altro e l’Alterità ovvero la complessità delle relazioni con l’altro, con lo straniero, con il diverso (per cultura, razza o religione), quindi l’urgenza di temi come i migranti, la violenza del nostro tempo, l’incapacità di accogliere ed aprirsi alle differenze.
Ma la novità di questa seconda edizione è la sezione Off site: il percorso espositivo fuori esce dal quadrilatero cinquecentesco del chiostro di Santa Caterina e diventa occasione di esplorazione del quariere, scoperta di luoghi poco noti. La mostra si estende a tre location a pochi passi dalla sede della Fondazione, sempre nel distretto di Porta Capuana: sono tre luoghi altri, non istituzionalmente dedicati all’arte contemporanea, che aprono nuovi scenari e suggestioni.
Nei vicoli a ridosso di via Carbonara, in Largo Santi Apostoli, si varca la porta del LAN, il Liceo Artistico di Napoli che occupa gli spazi dell’antico Complesso monumentale dei Santi Apostoli, un edificio che risale al 1610, antico convento prima, poi caserma e nel 1860 sede della Manifattura tabacchi, storico opificio dove lavorarono generazioni di “tabacchine” per la produzione di sigari napoletani. Il chiostro è un’autentica meraviglia (da valorizzare meglio), nell’atrio invece trovano spazio le sculture in cartapesta dell’artista cinese Liu Jianhua, un’installazione imponente già presentata a Made in Cloister qualche anno fa. Sono su piedistalli realizzati in ceramica di Vietri e rappresentano persone reali che l’artista ha conosciuto nel suo soggiorno napoletano nel 2018, migranti o persone che hanno lasciato la propria terra di origine.
Si prosegue per l’Hotel Palazzo Caracciolo (edificio storico e monumentale, date un’occhiata ai due chiostri) dove espone Daniele Galliano.
Si raggiunge quindi a piedi il Parco di Re Ladislao, il giardino segreto e ritrovato, che era pertinenza dell’antico convento di San Giovanni a Carbonara. Vi si arriva percorrendo la scalinata a doppia rampa, capolavoro negletto e trascurato, accanto alla Chiesa. Da poco recuperato e riaperto al pubblico, il giardino conserva il tipico impianto medievale di hortus conclusus ed è piantato ad agrumi, nespoli ed altre essenze mediterranee. Qui è esposta l’installazione dell’artista messicana Ximena Garrido-Lecca in bronzo realizzata dall’Antica Fonderia Di Giacomo.
La mostra è visitabile fino al 21 settembre
Tutti gli artisti in mostra: Radu Belcin (Romania), Domenico Bianchi, Veronica Bisesti, Giuditta Branconi, Margaux Bricler (Francia), Chiara Calore, Letizia Cariello, Gianluigi Colin, Vanni Cuoghi, Francesco De Grandi, Zehra Dogan (Turchia), Cian Dayrit (Filippine), Sergio Fermariello, Daniele Galliano, Ximena Garrido-Lecca (Perù), Silvia Giambrione, Arvin Golrokh (Iran), Jung Hye Ryun (Corea), Sophie Ko (Georgia), Filippo La Vaccara, Loredana Longo, Liu Jianhua (Cina), Troy Makaza (Zimbabwe), Samuel Nnorom (Nigeria), Henrik Placht (Norvegia), Aurelio Sartorio, Andres Serrano (Stati Uniti), Mortem Viskum (Norvegia), Wang Guangyi (Cina), Yue Minjun (Cina)
la foto di copertina è di Francesco Squeglia per gentile concessione della Fondazione Made in Cloister
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