Ho aggiornato il contenuto della pagina il 11 Ottobre 2024
È un viaggio nel tempo il nuovo MUSAP, il museo nato nelle sale della Fondazione “Circolo Artistico Politecnico” nel monumentale Palazzo Zapata in piazza Trieste e Trento a Napoli. Un viaggio immaginifico nella Napoli della Belle Époque e dei primi decenni del Novecento.
Il nuovo allestimento museale ripercorre la storia della “Società napoletana degli Artisti” nata nel 1888, poi Circolo degli Artisti ed ancora Circolo Artistico Politecnico, attraverso una collezione immensa di opere d’arte, disegni, arredi, sculture, fotografie, manufatti ceramici, strumenti musicali.
Si cammina di sala in sala e si respira quasi l’atmosfera del tempo, quegli incontri tra artisti e intellettuali, tra cultura e mondanità, le conversazioni tra il serio e il faceto, le risate e le discussioni, i caffè, la musica, le feste, l’estetica raffinatissima di quegli anni.
Il percorso di visita si dipana tra i corridoi e i salotti del circolo, un’infilata di stanze con un affaccio spettacolare su piazza Trieste e Trento, il Palazzo Reale, la Chiesa di San Ferdinando, via Toledo da un lato e dall’altro la piazza del Plebiscito e il mare.
Per ogni sala un nome evocativo, un colore intenso alle pareti e un allestimento che mai tradisce la vocazione del luogo, quella di casa degli artisti. E di sala in sala si incontrano nomi come Vincenzo Gemito, Domenico Morelli, Filippo Palizzi, Francesco e Vincenzo Jerace e tanti altri.
La collezione è strepitosa e merita tempo: 520 dipinti, 80 sculture, 5500 fotografie, una ricca raccolta di preziose ceramiche, 6000 volumi e vari arredi ed oggetti. Il Musap è un luogo dove vale la pena indugiare e tornare di tanto in tanto per apprezzare ogni singola sala.
Alcuni ambienti, già pregnanti di connotazioni storico estetiche, sono stati preservati con cura: la Fototeca ad esempio dove è raccolta l’incredibile collezione di fotografie ( sono state contate 4500 fotografie) con tanto di dedica ed autografo dei tanti illustri visitatori del Circolo. Basterebbe questa sala a raccontare la storia della Fondazione e il suo prestigio negli anni: la prima foto è quella donata dalla regina Margherita nel 1891, poi ci sono foto di Pietro Mascagni, Eduardo De Filippo, di Sibilla Aleramo.
Il Salone Comencini inaugurato nel 1912 è un altro capolavoro con il suo stile Liberty, i grandi lampadari di cristallo e le decorazioni a pastello che rappresentato allegorie della danza. C’è la Sala Matilde Serao intitolata alla prima socia del Circolo con opere dedicate all’universo femminile. Una piccola chicca è la Sala Farneti dedicata alla grafica, forse la più internazionale, con opere di Stefano Farneti e Carlo e Roberto Pane: l’occhio è rapito dalle illustrazioni oniriche realizzate per i libri di Edgar Allan Poe.
Un bel catalogo edito da Rogiosi e curato da Adriano Gaito racconta la storia e le collezioni.
L’allestimento e il nuovo percorso di visita sono stati curati da Diego Esposito, neodirettore di MUSAP con la preziosa collaborazione del prof. Sergio Sciarelli, della professoressa Paola D’Alconzo, per l’allestimento, del prof. Lucio Turchetta e del presidente Gaito, coordinatore del gruppo di lavoro.
Il MUSAP (acronimo di MUSeo Artistico Politecnico) è aperto dal martedì al sabato (dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00). Ingresso 5 euro (7 euro con visita guidata)
Palazzo Zapata (secondo piano), Piazza Trieste e Trento, 48.
Clara Gallerani
Bellissima descrizione…spero di visitarlo con la AMMI ( Associazione Mogli Medici. Italiani )
Donatella Bernabò Silorata
Grazie molte per il tuo commento.