Ho aggiornato il contenuto della pagina il 10 Ottobre 2024

Si chiama ANTRO il nuovo progetto di Francisco Bosoletti. Un intenso lavoro concettuale e fisico che ha impegnato a lungo l’artista argentino e che, da oggi, domenica 19 giugno, sarà visitabile. L’opera ricopre per intero le mura e la volta dell’abside della Collegiata in Santa Maria Maggiore, nel borgo di Casamale, centro storico di Somma Vesuviana, a mezz’ora di auto da Napoli.

ANTRO è un’esperienza immersiva che trasporta l’osservatore in una realtà in bilico tra passato e presente: le immagini che restituisce, vere o illusorie che siano, appaiono come sospese in una dimensione di atemporalità emersa da successive cancellazioni delle tracce precedenti.

A seguire la mia intervista a Bosoletti per saperne di più.

Francisco, come nasce questo progetto?

Il progetto ANTRO nasce in un modo molto semplice e naturale. Da anni giro l’Italia, e soprattutto la zona di Napoli e del Vesuviano, e ho grandissimo interesse per la storia, e pure per la ricerca di luoghi chiusi e abbandonati, e per l’architettura sacra. In questa zona si trova tantissimo. E così, nel momento in cui sono entrato in questo spazio, che era stato appena preso dall’associazione “Amici del Casamale” in comodato d’uso dalla chiesa, ho capito che c’erano le caratteristiche giuste per poter portare avanti un progetto. 

E che sostegno hai avuto dalla comunità locale?

Sapevo di aver bisogno del sostegno della gente di qua per realizzarlo. E l’ho avuto dalle associazioni “Amici del Casamale” e “Tramandars”. La mia richiesta è stata specificamente di lavorare in un modo a cui oggi non si è tanto abituati per i progetti culturali, e cioè senza coinvolgere politici, istituzioni, soldi pubblici, sponsor privati. Avevo bisogno di molto poco per realizzare tutto questo, quindi potevo chiedere loro di mettere ognuno un po’ di quello che aveva a disposizione e di portare avanti tutti insieme la mia idea. Si sono convinti e abbiamo lavorato tanto: io ho cominciato il progetto a febbraio 2021 e l’ho finito a giugno 2022.

Un grande occhio, frammenti di corpi, mani gigantesche e ancora occhi, cosa hai voluto rappresentare in Antro?

Durante tutto questo periodo l’opera è mutata tantissimo, e anche i significati, i concetti, tutto è cambiato costantemente. E credo che alla fine quello è diventato un po’ il significato del tutto, che è il processo: senza quel processo, precisamente come si è svolto, non sarei arrivato all’opera finale. Nel dipinto si potrebbero trovare tracce dei posti che mi hanno ispirato, i posti che ho vissuto in questi momenti, sia dell’arte romana tra Pompei ed Ercolano e le diverse ville intorno al Vesuviano, sia delle tradizioni di queste terre, sia dell’arte sacra stessa. È una mistura di quello che ho visto e vissuto, tradotto nel mio linguaggio visuale.

Che tecnica hai utilizzato?

La tecnica che ho usato per questo progetto è la pittura in negativo, non solo come richiamo alle pitture rupestri che si trovano in Argentina e che sono state fatte con le mani e attraverso la tecnica del negativo, ma anche perché cerco di provocare un po’ l’idea della scoperta, questa suggestione che genera la scoperta, che è quello che a me ispira molto. Quindi provo a trasmettere nell’opera questo mio interesse personale. Però, anche sul piano estetico, questo mi aiuta a generare l’atmosfera e la luce che voglio per il mio lavoro. Dipingo unicamente a mano, senza supporti tecnologici. I materiali che utilizzo sono pittura, semplicemente pittura, pennelli, rulli e bombolette spray.

“Antro” è un progetto di Bosoletti sostenuto dalle associazioni Tramandars e Amici del Casamale. È stato inaugurato ieri con un’azione-performance lirica di Tomàs Melani e da oggi sarà visitabile su appuntamento scrivendo a tramandars@gmail.com

Il borgo di Casamale è la parte più antica e storica di Somma Vesuviana, ai piedi del monte Somma. Prende il nome dalla famiglia aristocratica dei Causamale che compare in un atto dell’anno Mille (1011, per la precisione). Il borgo è circondato dalle mura aragonesi volute da Ferrante d’Aragona e si contano quattro porte di accesso. Al centro c’è la Colleggiata di Santa Maria Maggiore con il bel portale in piperno del 1700 e interni barocchi. Le vie strette del centro, di impianto medievale, con belle architettura di epoche diverse, dal XVI al XVIII secolo, con portali, balaustre in ferro, mensole in piperno, merita una passeggiata lenta e con occhi curiosi.

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