Ho aggiornato il contenuto della pagina il 9 Ottobre 2024

Artemisia Domus Giardino è la Napoli segreta che sorprende gli stessi napoletani. È un piccolo hotel di fascino, inaugurato a giugno 2023, nascosto al secondo piano di un antico palazzo gentilizio. Civico 62 di via Santa Lucia, l’antico borgo dei pescatori, a ridosso di Castel dell’Ovo e del lungomare.

Il maestoso portale di piperno grigio svela uno dei tanti meravigliosi palazzi dell’aristocrazia di un tempo, magnifico e decadente: Palazzo d’Alessandro Pescolanciano. Sulla facciata c’è un’epigrafe che ricorda “Qui, nel piccolo albergo dell’Aquila nera, Maria Clotilde Adelaide di Borbone Regina di Sardegna sostò in triste esilio e santamente si spense il 7 marzo 1802”.
Il Palazzo ha una lunga storia: se l’aspetto attuale è di epoca settecentesca, la costruzione risalirebbe intorno alla metà del Cinquecento quando il Vicerè Don Pedro di Toledo inaugurò la strada di Santa Lucia lungo la spiaggia omonima (1536). I documenti del casato d’Alessandro e le piante topografiche dell’epoca evidenziano che la Casa palaziata, di soli tre piani, si affacciava sul mare. Si racconta di feste, ricevimenti sontuosi, ospiti illustri e, nei primi anni dell’Ottocento, di una locanda, l’Aquila Nera, ove pare soggiornò anche il poeta inglese John Keats e dove appunto morì la regina di Sardegna, figlia del delfino Luigi di Francia e consorte del re Carlo Emanuele IV di Savoia.

Oggi, al secondo piano dello scalone in piperno, si apre la porta di Artemisia Domus Giardino: boiserie di legno, volte dipinte e soffitti affrescati, robuste travi di castagno e un giardino che è una sorpresa: nascosto, rigoglioso, incastonato tra alti muri di tufo giallo, con alberi di agrumi, palme ed altre essenze. Un giardino segreto, inaspettato. Chi conosce Napoli e via Santa Lucia può comprendere la meraviglia.
Una scala scenografica, a doppia rampa curvilinea, conduce al giardino, i muri conservano tracce di un rosso pompeiano, oggi slavato e di un fascino unico.

Sebastiano Liotta, proprietario di Artemisia, spiega come hanno voluto recuperare e conservare tutte le tracce del passato, come hanno riportato in luce il bel soffitto affrescato del salone veranda, dove oggi viene servita la prima colazione.

Artemisia ha sette camere, quattro sono le suite: l’interior design curato dall’architetto Roberto D’Ambrosio ha preservato ove possibile gli intonaci originali, le porzioni di affresco, le boiserie e i gessolini, integrando il tutto con arredi e finiture contemporanee. Il mix è ben riuscito, piacevole nei colori, nelle soluzioni dei bagni, molto belli, delle testate dei letti e dei corpi illuminanti.

In giardino c’è anche una piccola area benessere con sauna, bagno turco, sala massaggi e area relax. Il giardino ha chaise longue in legno, sedie in ferro d’epoca, anfratti ombrosi e al sole. Alzando gli occhi verso l’alto si vedono i balconi con i panni stesi dei palazzi del “Pallonetto di Santa Lucia”, intrico colorato di vicoli e scalinate che si arrampicano sulla collina di Pizzofalcone. Uno spaccato della Napoli più verace e popolare. Perché Napoli è così, impasto unico di miseria e nobiltà, grazia e trascuratezza. 

Artemisia Domus Giardino è in via Santa Lucia, 62. Al secondo piano del palazzo (con ascensore). Prezzo in doppia con prima colazione: da 150 a 400 euro. La Spa è ad esclusivo uso degli ospiti ed inclusa nel prezzo. Su richiesta una serie di servizi: dal pranzo alla cena servita in giardino o in camera, parcheggio esterno convenzionato, experience come cooking class e tour in barca.