Ho aggiornato il contenuto della pagina il 15 Maggio 2023
In costume da bagno e cuffia per i capelli. A riposo, in posizione yoga, pronte a tuffarsi, languidamente abbracciate ad un pallone colorato. Iconiche, pop, terribilmente realistiche. Sono le bagnanti di Carole A. Feuerman e sono in mostra negli spazi del chiostro cinquecentesco di Santa Caterina a Formello a Napoli, sede della Fondazione Made In Cloister.
Dodici grandi sculture in resina che dialogano con l’architettura monumentale e le suggestioni del luogo. Crossing the Sea è il titolo della mostra che è curata da Demetrio Paparoni e realizzata in collaborazione con il Gruppo di gallerie d’arte Bel-Air Fine Art e con il MANN che esporrà fino al 31 luglio 2023 “Golden Mean” una scultura in resina epossidica e foglia d’oro 24 carati dell’altezza di 5,4 mt e del peso di circa 1000 kg. La Feuerman, americana, classe 1945, cresciuta a New York, è artista pop e iperrealista. Conosciuta per le sue iconiche bagnanti e ballerine – in resina o bronzo – è l’unica donna al mondo a realizzare grandi opere realiste da poter collocare in spazi esterni (sono esposte a Central Park e SoHo a New York, sull’Avenue George V a Parigi, ad Harbour City a Hong Kong).
Ai codici dell’arte pop, aggiunge un una sua personalissima capacità di cogliere le emozioni, i sentimenti e le sensazioni dei personaggi ritratti. Il risultato sono sguardi, espressioni, pose che colpiscono dentro, talmente realistiche da stordire l’osservatore, da interrogarlo sulla verità o meno del momento.
<<Ritraggo la vita interiore dei soggetti che creo – spiega – in questo modo i miei lavori comunicano con l’osservatore, evocando una reazione sia emotiva che intellettuale>>
Ci si ferma stupiti, curiosi, attoniti davanti a queste grandi figure per coglierne i dettagli: una ruga d’espressione, le mani livide, spugnate d’acqua, lo smalto sulle unghie, un ciuffo di capelli che fuoriesce dalla cuffia.
Si resta immobili a contemplare la meraviglia della dicotomia tra vita e arte, realtà e finzione.
Oltre la sensualità e il colore pop di queste giovani nuotatrici, c’è però un tema ben più duro che è quello dei migranti, dei grandi movimenti migratori che dagli anni ’70 in poi hanno interessato la popolazione cubana che fuggiva verso gli Stati Uniti. I cubani che – in fuga dal loro Paese – sbarcavano sulle coste della Florida percorrendo il tratto di mare di circa 100 miglia su zattere improvvisate e copertoni di autocarri, sono stati una fonte di ispirazione importante per la Feuerman che nelle sue opere trasforma i copertoni di auto in salvagenti per bagnanti e tuffatori. In mostra c’è anche Innertube, opera realizzata nel 1984, in cui su una camera d’aria nera, si appoggia una ragazza con una cuffia bianca. La camera d’aria nera è un chiaro rimando al copertone di un’auto e rende l’immagine ambigua: quella donna è una bagnante a riposo o una profuga stremata che si tiene a galla?
La mostra continua fino al 16 settembre
Fondazione Made in Cloister è a Napoli
Piazza E. De Nicola n. 48
Orari dal mercoledì al sabato ore 11.00/19.00 – Dom 10.00 / 14.00
Ingresso 5 euro
Si ricorda di verificare sempre gli orari sul sito www.MadeinCloister.com
Lascia un commento