Ho aggiornato il contenuto della pagina il 15 Ottobre 2024
Foresta è un piccolo borgo quasi nascosto tra i castagneti di Roccamonfina. Un pugno di case, in gran parte disabitate, una piccola chiesa di pietra e un’unica strada. E 18 abitanti.
Foresta, che sulle mappe è una frazione di Tora e Piccilli, “comune sparso” dell’Alto Casertano, è diventata la casa di Antonio Maiorino e Massimo Pastore che qui hanno trasferito idee, progetti e passioni. Innanzitutto quella per l’arte, che li unisce da sempre.
La loro storia a Foresta inizia nel 2020, capitano qui per caso, su suggerimento di un amico. Hanno voglia di lasciare la città, Napoli. Comprano casa, si trasferiscono e trasferiscono tutto, anche la loro galleria PrimoPiano. Arrivano gli amici a trovarli, qualcuno compra casa. La bella stagione è propizia, nasce Forestàte, una rassegna di teatro e musica nella minuscola piazza davanti alla chiesa.
La sfida di Massimo e Antonio è fare di Foresta un Borgo culturale e far riscoprire questo scampolo di Campania decisamente fuori catalogo. Forestàte non è solo una crasi tra Foresta ed Estate, ma un’esortazione, un imperativo del verbo “forestare” ovvero rimboschire – di idee, pensieri e anime – questa piccola frazione che è andata via via spopolandosi. Forestàte si avvia alla sua terza edizione (estate 2023), ma intanto l’8 dicembre si è inaugurata Forestart: la prima mostra di fotografia diffusa tra le case vuote del borgo. Un progetto di PrimoPiano realizzato in collaborazione con Magazzini Fotografici di Yvonne De Rosa e Kromia di Donatella Saccani (che ha comprato anche lei una casa qui) sotto il MATRONATO della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee 2022 << L’idea progettuale è dichiarata nel nome Forestart che contiene il nome del luogo, il verbo inglese restart ovvero ricominciare e la parola art>>. Tre case disabitate, lungo via Sant’Andrea, unica strada del borgo, trovano spazio le opere di una ventina di fotografi.
Casa Zì Tore al civico 24, Casa Brunetta al 19 e Casa Mastro Nicolessa al civico 28 sono gli stra-ordinari luoghi espostivi di questa mostra: tre case rurali che appaiono sospese nel tempo, alcune ancora con i pochi arredi rimasti, le travi di castagno al soffitto, le crepe nei muri, un vecchio forno annerito, le mattonelle di graniglia, uno specchio, gli infissi e le porte di legno. Presto torneranno ad essere abitate perché sono state acquistate da chi si è innamorato di questo posto, da chi ha colto l’invito di Antonio e Massimo a restare, ricominciare, rimboschire.
Fino all’8 gennaio per quattro fine settimana, si potrà visitare la mostra, scoprire questo piccolo borgo che ha tanto da raccontare. Zia Antonia, la memoria storica del luogo, è morta da poco. Sua figlia ne ha ereditato racconti e ricordi. E sono tanti. Come quelli di una eroica comunità che seppe tacere e nascondere 62 ebrei residenti, salvandoli dalla deportazione (a pochi chilometri da qui correva la linea Gustav).
A raccontare Foresta è anche il parroco Benedetto, occhi azzurri e barba bianca, viene da lontano, dall’Ungheria, e lo trovi passeggiare per i sentieri con il suo cane Zeus. Il sabato pomeriggio celebra messa nella piccola chiesa di Sant’Andrea. Sull’altare si conserva un affresco che si dice miracoloso, rappresenta la Madonna con in grembo il bambino e sul capo la raffigurazione della Trinità. Accanto alla chiesa, un sentiero porta alle Ciampate del Diavolo, un sito paleontologico che è tra i cento più importanti al mondo, dove sono state rinvenute 56 orme di uomini risalenti a circa 350 mila anni fa. Ma questa è un’altra storia.
FORESTART Info tel. 3518015422 (solo con messaggi WhatsApp). Giorni e orari di visita: venerdì e sabato dalle 15.30 alle 20.00; domenica dalle 10.00 alle 13.00 o su appuntamento.
I fotografi che espongono: Angela Maria Antuono di Caianello, Giampiero Assumma (Napoli, 1969); Pasquale Autiero (Napoli, 1983); Paolo Covino (Pietrelcina, 1983); Cristina Cusani (Napoli, 1984); Rosa De Lucia (Campania, 1979); Roberta Basile; Yvonne De Rosa (Napoli, 1975); Shelbie Dimond (Michigan, USA 1992); Alessandro Gattuso (Vico Equense, 1989); Valeria Laureano (Napoli, 1989); Adolfo Panarello (Vairano, 1964); Massimo Pastore (Napoli, 1971); Carlo Rainone (Sarno, 1989); Ilaria Sagaria (Palomonte, Salerno 1989); Andrea Sodano, Antonio Strafella (Galatina, 1982); Margherita Verdi; Anna Santonicola (Nocera Inferiore, 1963); Giuseppe Vitale (Caserta, 1981); Tommaso Vitiello (Mercogliano, 1992); Jay Wolke.
Luca
Grazie
Fabiola
Bellissima iniziativa.
Ce ne fossero altre sul territorio ,sarebbe meglio.